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Il calice di vino giusto

By 4 Aprile 2018Aprile 6th, 2018BLOG
Il calice di vino

Il calice diVINO. Per saper degustare e riconoscere un buon vino è necessario usare i 3 sensi: vista, olfatto e gusto.

Molto importante è la funzione e la forma del calice usato nella degustazione che può esaltare e amplificare, più o meno, le percezioni sensoriali.

Da un primo esame visivo, possiamo ottenere le informazioni principali sullo stato, la struttura e la tipologia del vino. Queste verranno poi confermate dall’olfatto e dal gusto. Per questo è importantissimo se non essenziale che il vetro del calice, visto come strumento per la degustazione, sia puro, assolutamente trasparente e incolore per poter valutare al meglio la limpidezza, la consistenza e l’effervescenza del vino.

L’uso di uno strumento di degustazione adeguato, permette di amplificare l’intensità delle percezioni olfattive. La forma e le dimensioni del calice risaltano la potenza del vino (legata alla quantità di molecole sprigionate dal vino che influenzano l’olfatto), ne sottolineano la profondità (differente da vino a vino  e determinata dalla varie tipologie di molecole capaci di evocare esperienze olfattive: rosa, agrumi, spezie, erbe aromatiche), concentrando gli aromi nello spazio di testa (volume del bicchiere non occupato dal vino) e convogliandoli verso il naso.

In seguito spetta al gusto cogliere l’intensità dei sapori: dolce, amaro, acido. Un vino si definisce equilibrato quando il suo gusto dolce è uguale alla somma del suo gusto acido e amaro.

Più la coppa del calice è ampia, maggiore sarà la possibilità di percepire i vari strati degli aromi. I calici con coppa ampia sono indicati per i vini invecchiati dai profumi complessi, quelli con coppa stretta sono adatti a vini giovani e dagli aromi lievi. Diventano così fondamentali nella struttura del calice l’altezza della coppa e il rapporto tra diametro massimo e diametro bocca.

La forma del calice durante l’introduzione del vino in bocca tende a far inclinare la testa a chi beve. La forma della coppa quindi induce a spostamenti differenti e a far fluire il liquido al palato con modalità differenti. Il calice con apertura ampia costringe infatti a bere grandi sorsi abbassando la testa, indirizzando il vino verso il centro della lingua e per tutta la sua larghezza. Il calice con apertura stretta impone di inclinare la testa all’indietro e bere pochissime quantità alla volta, in modo da controllare il flusso del vino. I calici leggermente svasati portano il vino sulla punta della lingua a piccole dosi, per questo verranno utilizzati per vini a forti componenti acide. Per vini più morbidi e maturi si utilizzano calici a bordi ampi e quasi diritti, per avere un ingresso largo e poterne apprezzare a pieno la rotondità” cit. Luigi Bormioli

Altri aspetti fondamentali per la corretta degustazione di un vino sono l’ossigenazione e la temperatura di servizio:

  • L’ossigenazione risalta il bouquet e le caratteristiche aromatiche e gustative del vino. Ogni tipologia di vino necessita della giusta velocità di ossigenazione.
  • La temperatura di servizio è importante perché ne modifica profondamente i sapori: un vino freddo tenderà a liberare una minore quantità di aromi, anche i vini bianchi ricchi e privi di difetti non devono essere bevuti ghiacciati ma freschi per apprezzarli al meglio.

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