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Cuocere con antiaderente, si o no?

By 7 Marzo 2018BLOG
antiaderente

Negli ultimi anni questo tema è stato al centro di numerose discussioni.

Nonostante studi approfonditi abbiano escluso ogni nocività dell’antiaderente, molti rimangono dubbiosi sulla nocività o meno dell’anti-aderente come strumento di cottura.

La recente relazione “Sulla superiore sicurezza del pentolame antiaderente” del prof. Franco Battaglia (docente di Chimica Ambientale all’Università di Modena) e del prof. Gianni Fochi (docente di chimica alla Scuola Normale Superiore di Pisa)  giunge alla conclusione che “l’uso del pentolame anti-aderente è più sicuro e più rispettoso dell’ambiente”.

Ma perché ancora questi dubbi?

La diffidenza, sorta in passato sull’uso dell’anti-aderente in cucina, è stata alimentata principalmente dall’impiego di una sostanza acida (PFOA) durante il  ciclo di lavorazione del rivestimento, sostanza che però non viene più usata da anni e che è completamente assente nel rivestimento anti-aderente tradizionale.

Il materiale abitualmente usato per il rivestimento del pentolame è il Teflon un marchio registrato dalla Dupont senza PFOA. La contaminazione attraverso l’uso di pentolame antiaderente è di fatto assente. Inoltre l’anti-aderente di ultima generazione utilizza, per il rivestimento delle stoviglie, particelle minerali certificate dalle ditte produttrici più accreditate e non contengono PFOA o nikel.
Cucinare con questi strumenti significa diminuire i tempi di cottura e, se vengono rispettate le istruzioni d’uso delle case produttrici e allegate ai prodotti, significa anche salvaguardare la nostra salute: mai cuocere a temperature troppo elevate il cibo, le alte temperature accelerano le reazioni chimiche dei cibi proteici e dei grassi trasformandoli in prodotti poco salutari.
È altrettanto vero che è possibile cucinare nell’anti-aderente con un’inferiore quantità di grassi rispetto ai pentolami che antiaderenti non sono, garantendo perciò una dieta alimentare più sana.

In conclusione, ecco alcune raccomandazioni:

  1. usare in cucina pentolame antiaderente di aziende che certificano la loro idoneità. Usare quindi solo prodotti che rispondano alle normative sanitarie in materia e che abbiano le relative certificazioni di idoneità alimentare;
  2. il corretto uso dell’anti-aderente, è importantissimo (questo principio è ovviamente valido anche per gli altri materiali non anti-aderenti):
  3. una corretta manutenzione per la durata degli strumenti e la salubrità dei cibi preparati.

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